Crypto Italia
  • Facebook
  • Facebook
  • Analysis
  • Explanations
  • Wallet
  • Books
  • Glossary
  • FAQ
  • Italiano
  • English
  • Menu

FAQ

Frequently asked questions

Cos’è la Blockchain?

La blockchain è un database distribuito con una particolarità: si può stabilire in modo certo quali dati sono stati inseriti prima e quali dopo, creando quindi una struttura temporale sicura.
I dati nella blockchain vengono inseriti a blocchi, ogni blocco contiene differenti parti, ma le più importanti sono l’hash del blocco precedente, l’elenco delle transazioni e l’hash del blocco corrente (Vedi C0s’è SHA256?).
L’hash è un identificativo unico del blocco, e quindi ogni blocco include l’identificativo del blocco precedente. In questo modo si può stabilire quale blocco viene prima e quale dopo, perché ogni blocco fa riferimento al suo predecessore in quanto ne contiene l’hash che lo identifica.
Questo sistema permette di stabilire che una transazione avvenuta nel blocco 1234 è antecedente ad una transazione avvenuta nel blocco 4321, e quindi si può seguire lo storico delle transazioni in modo certo, stabilendo il passaggio temporale dei coin da un indirizzo all’altro in modo certo.

Cos’è una Criptovaluta?

Oggi non è possibile trasferire denaro in forma elettronica se non appoggiandosi ad un intermediario (Banche, Visa, Mastercard, ecc..). Le criptovalute nascono per permettere all’utente di gestire il proprio denaro in forma elettronica senza l’ausilio di intermediari. Queste operazioni sono verificate mediante firme digitali che fanno largo uso di algoritmi crittografici come ECDSA, da qui il nome di criptovaluta.

Dove conservo i miei Bitcoin?

In realtà tutti i bitcoin sono sulla blockchain, quello che occorre conservare sono le proprie chiavi private che forniscono la prova del possesso dei bitcoin e sono l’unico elemento per poterli utilizzare. Il posto dove vengono conservate le proprie chiavi private è detto Bitcoin Wallet (portafogli bitcoin). Può essere costituito da un semplice foglio di carta (paper wallet), o da un’applicazione sul computer o cellulare, oppure da una chiavetta hardware.

Come posso ottenere Bitcoin?

Esistono diversi modi per acquistare o ottenere Bitcoin.

Cambio con altre valute: tramite i mercati online o scambio tra persone private.
Vendita di beni o servizi: semplicemente si chiede, se possibile, di essere pagati in Bitcoin.
Donazioni o Crowdfunding.
Mining.

Come comportarsi con il fisco?

Per i risparmiatori italiani, come ribadito da una recente risposta a un interpello da parte dell’Agenzia delle Entrate (Risoluzione N.72/E del 2/9/2016), secondo quanto stabilito nel TUIR dalla Legge (DPR 22-12-1986 n.917 art 67, comma 1 lett. c-ter e comma 1-ter), la tassazione delle plusvalenze realizzate a fronte di operazioni in valuta è dovuta solo a condizione che, nell’anno solare, la giacenza complessiva di tutti i depositi e conti correnti in valuta intrattenuti sia superiore a 51.645,69 euro per almeno 7 giorni lavorativi continui, utilizzando per il calcolo della giacenza il cambio vigente all’inizio del periodo di riferimento, cioè 1° gennaio (circolare ministeriale n. 165 del 24.6.1998).

In parole più semplici, ciò significa che l’Italia non solo oggi regolamenta in modo chiaro l’accesso alle enormi potenzialità di questo mondo, ma ne ufficializza i benefici di totale esenzione fiscale fino a 51.645,69 euro.

Da dove vengono i Bitcoin?

Le transazioni di Bitcoin vengono scritte all’interno dei blocchi della blockchain per rimanere immutabili nel tempo. L’immutabilità dei blocchi è data dal fatto che per generarli occorre molta potenza di calcolo, e quindi alterarli sarebbe un processo troppo laborioso per un malintenzionato. Affinché alcune persone vogliano impegnarsi nel lavoro di creazione dei blocchi, Satoshi Nakamoto ha previsto di ricompensare tali persone con un certo numero di coin per ogni blocco trovato. Questi coin sono quindi forgiati (o minati) ex novo ogni volta che un blocco viene trovato, ed in questo modo vengono immessi nella rete di Bitcoin. Per i primi 4 anni di vita di Bitcoin, ogni blocco venivano dati 50 coin di premio al miner che trovava quel blocco. Ogni 4 anni tale premio si dimezza, quindi nei successivi 4 anni venivano dati 25 coin ed oggi vengono dati 12.5 coin per blocco. Tale meccanismo prevede quindi che il numero totale di bitcoin sia limitato. La somma totale dei coin emessi dal primo blocco fino all’ultimo remunerativo (che avverrà nel 2140) sarà di 21 milioni circa di Bitcoin. Questo rende la quantità di monete emesse limitata nel tempo.

Che cosa è la chiave privata?

I Bitcoin (come le altre criptovalute) esistono all’interno della struttura di blocchi denominata blockchain. Si può pensare alla blockchain come ad un grande palazzo pieno di cassette di sicurezza che contengono tutti i coin di tutti gli utenti. Quando si vuole fare un trasferimento da una cassetta all’altra si deve poter aprire la propria cassetta con una chiave, questa è la chiave privata. In termini di Bitcoin le cassette di sicurezza sarebbero quegli indirizzi fatti di lettere e numeri che permettono di ricevere coin, mentre la chiave privata è un altro codice (di solito custodito in modo protetto nel wallet) che permette di accedere ai coin depositati sull’indirizzo detto prima.

Cos’è SHA256?

SHA256 significa Secure Hash Algorithm e produce un numero da 256 bit.

Un Hash è un numero che viene associato ad un insieme di dati. Per esempio si può prendere la Divina Commedia ed associargli il numero 8. Se si cambia una sola lettera dentro la Divina Commedia si deve cambiare anche il numero ad essa associata. In questo modo l’hash è un sistema comodo per rappresentare un vasto insieme di dati associato ad un numero. Il requisito più importante dell’Hash è il permettere di distinguere due insiemi di dati in modo rapido, in particolare più i dati sono vicini più gli hash devono essere differenti. Cioè può essere accettabile associare il numero 8 anche ad un’immagine di gattini, perché difficilmente l’immagine di gattini e la Divina Commedia richiederanno di essere comparati nello stesso contesto. Invece si vuole avere una distinzione chiara fra due immagini di gattini simili o fra due edizioni della Divina Commedia, quindi l’hash è un numero associato ad un insieme di dati con la particolarità che più i dati sono simili più gli hash saranno diversi fra loro.
L’hash ha anche il vantaggio di permettere comparazioni senza esporre i dati in modo diretto. Io posso creare un messaggio, farne l’hash ed inviarlo ad un’altra persona. Quest’altra persona potrà comparare un suo messaggio facendone l’hash e verificando che i due valori coincidono. Tuttavia gli hash non dovrebbero mai essere utilizzati come unico sistema di sicurezza ma solo per la verifica delle informazioni perché poter risalire al messaggio originale è molto difficile ma non impossibile in quanto gli algoritmi di hash sono creati per la comparazione non per la crittografia.

Cos’è la conferma della transazione?

Quando si esegue una transazione, essa viene immessa dal wallet in una rete di nodi che se la rimbalzano l’un l’altra fino a quando non raggiunge i nodi dei miners. I miners prendono le transazioni in attesa e le inseriscono nel blocco che stanno minando. Fino a quando la transazione non è salvata nel primo blocco minato, è in uno stato ancora non confermato. Una volta che entra nel blocco la transazione diventa confermata, perché entra a far parte della blockchain e da quel momento in poi sarà immutabile. I miner poi continueranno a lavorare a nuovi blocchi, attaccandoli al blocco in cui c’era la transazione precedente, aggiungendo conferme, perché ogni nuovo blocco rafforza l’immutabilità del blocco precedente (Si veda la FAQ Cos’è la Blockchain).

È possibile minare bitcoin?

Minare Bitcoin implica il dover calcolare un numero molto elevato di Hash al secondo al fine di trovare quello giusto che permetta di considerare il blocco valido. Oggi, nel mondo, vengono calcolati 11 000 000 000 000 000 000 Hash al secondo impiegando dei macchinari che calcolano circa 14 000 000 000 000 Hash al secondo. Tali macchinari consumano molta corrente elettrica per fare questi calcoli e tale corrente elettrica ha un costo che in molte nazioni è superiore al valore dei bitcoin ottenuti trovando il blocco. Quindi se il costo della corrente elettrica non è sufficientemente basso, minare non conviene.

Cos’è un Fork?

La Blockchain può essere vista come il caveau di una banca, che contiene in modo sicuro i coin degli utenti. Quando avviene un fork la struttura che contiene tutti i coin dell’utente viene duplicata e inizia a operare per i fatti propri come se fosse una nuova crypto. Tuttavia, essendo questa nuova cripto generata come copia della precedente, condivide la storia e le cassette di sicurezza della precedente blockchain.
I fork avvengono perché un gruppo di sviluppatori ritiene insoddisfacente il funzionamento della blockchain così com’è, e quindi vuole separarsi intraprendendo una nuova strada che cambi alcune regole. Per esempio una delle questioni affrontate nei fork è lo spazio che ogni blocco deve avere e quante transazioni contenere. Per poter cambiare questo spazio è necessario iniziare a creare blocchi più grandi che non sono compatibili con quelli della blockchain attuale, e per fare questo quindi alcuni sviluppatori prendono la catena attuale, la copiano e da un certo punto in poi decidono di proseguire a minare blocchi più grandi.

Cosa succede quando si arriverà a 21 Milioni di Bitcoin?

Assolutamente nulla. Il mining non si arresterà a quel momento perché il meccanismo di halving avrà già spostato tutti gli introiti dei miner sulle fee, già nel 2030 si stima che le fee saranno più influenti della reward ottenuta grazie ai nuovi bitcoin minati.
Inoltre il numero dei bitcoin si sarà già stabilizzato da tempo, negli ultimi anni infatti verranno minate solo piccolissime frazioni di bitcoin ogni blocco e per ottenere un bitcoin intero bisognerà sommare le ricompense contenute nei blocchi degli ultimi 38 anni circa.
L’andamento del numero totale di bitcoin è consultabile qui: Controlled Supply.

Cosa è Segwit?

Segwit è un estensione del protocollo di Bitcoin che consente di fare fondamentalmente due cose, risolvere un bug di sicurezza storico di Bitcoin (la malleabilità) e spostare parte delle transazioni fuori dal blocco standard.
In questo modo è possibile abilitare estensioni come Lightning Network (LN) che consentiranno di far scalare meglio bitcoin e di estendere le sue funzionalità senza per questo appesantire la blockchain.
Ed è possibile diminuire lo spazio occupato dalle transazioni all’interno del blocco facendo così aumentare il numero di transazioni possibili e facendo diminuire le fee.
Trattandosi di un estensione opzionale però è necessario che gli utenti e i servizi spostino le loro transazioni su indirizzi appositi e per questo il passaggio sta avvenendo con lentezza.

È un buon momento per comprare o aspetto?

Rispondere a questa domanda è semplicemente impossibile, nessuno è in grado di conoscere il futuro andamento del prezzo.
Sapere quel che è successo fino ad ora non ci aiuta a prevedere ciò che avverrà in futuro.
Il mercato delle cryptovalute è, ancora, un mercato con una capitalizzazione relativamente bassa ed eventi imprevisti possono modificare il prezzo in modo deciso.
Bisogna anche considerare l’orizzonte temporale in cui si configura l’investimento, se si sta pensando ad un investimento di lungo perido che può durare anni, o se si sta pensando di convertire dei soldi in cripto e di tenerli fino a quando si useranno direttamente. In quest’ultimo caso non ha molto senso perdersi nei dettagli di massimi e minimi locali perché probabilmente quella differenza apparirà infinitesimale in futuro.

È sicuro tenere le cryptovalute sugli exchanges?

No, non è sicuro farlo. Gli exchange possono essere hackerati, possono fallire o semplicemente i fondatori possono fuggire col malloppo. Nella storia di Bitcoin è noto il fallimento di MtGox che ha causato la crisi del 2014, crisi da cui BTC ha messo anni a riprendersi. In quei tempi quell’exchange gestiva l’80% degli scambi mondiali, addirittura il termine goxed è diventato di uso comune nello slang dei bitcoin e “you got goxed” significa sei stato fregato.  Per questo motivo è sconsigliabile tenere cryptovalute sugli exchanges oltre lo stretto necessario per la compravendita.  Inoltre non c’è modo di sapere prima se o quando avverrà un crash.

Facebook Group

This message is only visible to admins.

Problem displaying Facebook posts.
Click to show error

Error: (#200) Provide valid app ID
Type: OAuthException
Solution: See here for how to solve this error

Categories

  • Spiegoni EN (4)
  • Tools EN (2)
© Copyright 2017 - CryptoItalia.org - I contenuti sono ridistribuibili secondo Creative Common
  • Facebook
Scroll to top